LE NOSTRE ATTIVITÀ - ASSISTENZA DOMICILIARE
A CASA SI RIACCENDE IL SORRISO |
POLICLINICO UMBERTO I E AIL ROMA PER L’ATTUAZIONE
DELLE CURE DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE IN EMATOLOGIA.
POLICLINICO UMBERTO I E
AIL ROMA PER L’ATTUAZIONE
DELLE CURE DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE IN EMATOLOGIA.
Il progetto interesserà i pazienti ematologici in trattamento chemioterapico antineoplastico curativo, pazienti con patologie ematologiche croniche, fragili, non autosufficienti e pazienti ematologici con malattia in fase avanzata per cure domiciliari palliative simultanee.
Accesso facilitato alle terapie a domicilio per i pazienti ematologici, contrasto farmacologico al dolore, miglioramento della qualità di vita degli assistiti e delle condizioni psico-fisiche del malato, presa in carico del paziente nel setting più appropriato. Sono questi alcuni degli obiettivi fondamentali che hanno animato il progetto sviluppato dal dipartimento di Ematologia del Policlinico Umberto I di Roma e AIL Roma (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma), con il supporto della piattaforma All.Can Italia.
LE CURE DOMICILIARI – PROGETTO DI INTEGRAZIONE
PUBBLICO-PRIVATO – CONTINUITA’ DELLE CURE EMATOLOGICHE
LE CURE DOMICILIARI – PROGETTO DI INTEGRAZIONE PUBBLICO-PRIVATO – CONTINUITA’ DELLE CURE EMATOLOGICHE
L’obiettivo principale del progetto è quello di garantire, ai pazienti ematologici afferenti alle UOC degli Ospedali S. Giovanni Addolorata e S. Eugenio residenti nel territorio della ASL RM2, prestazioni a domicilio idonee all’assistenza e al trattamento di patologie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche.
ASSISTENZA DOMICILIARE
ASSISTENZA DOMICILIARE
Una lunga tradizione di impegno e di successi caratterizza le attività di assistenza domiciliare ai pazienti ematologici nella città di Roma, avviate a partire dai primi anni ’90 presso i centri di Ematologia dell’Ospedale Sant’Eugenio e del Policlinico Umberto I, quest’ultimo dislocato nella sede di via Benevento.
Il Professor Mandelli e il Professor Papa, veri pionieri dell’umanizzazione delle cure, compresero ben presto quanto fosse importante il luogo della cura per i malati e per i familiari, soprattutto in un campo medico come quello dell’Ematologia, così particolarmente esposto alla sofferenza.
L’opera del Professor Mandelli si è sempre contraddistinta per l’attenzione posta nella gestione delle cure, fin nei minimi particolari. Una vocazione che ha influenzato e fortemente motivato chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui.
Dopo aver realizzato il primo day hospital per pazienti ematologici e unificato la pratica terapeutica e della ricerca clinica con la Fondazione del gruppo cooperatore GIMEMA, portare l’ospedale direttamente nelle case dei malati ha rappresentato un’ulteriore sfida, fino alle importantissime intuizioni più recenti.
COME FUNZIONA
Per avviare il servizio di assistenza domiciliare, il primo passo è quello di stabilire, attraverso un colloquio con il paziente o con i suoi familiari, le esatte indicazioni per un programma di cure domiciliari. A seguito dell’incontro, avviene la presa in carico da parte del team operante nella zona della città dove il paziente e la sua famiglia risiedono, indipendentemente dal centro di cura di provenienza. Con quest’ultimo tuttavia, il servizio di assistenza domiciliare si relazionerà costantemente in modo da garantire continuità nelle terapie.
Si tratta di un virtuoso meccanismo “a rete” grazie al quale il paziente viene accompagnato con attenzione nel percorso della sua malattia, nel continuo dialogo fra i diversi soggetti che si occupano della cura.
L’assistenza domiciliare è di fatto in grado di garantire soluzioni ottimali a pazienti con patologie diverse e in fasi differenti e anche molto delicate della malattia. Si fa riferimento, ad esempio, ai pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali, ai quali vengono erogate prestazioni di continuità assistenziale anche di elevato contenuto tecnico sanitario, quali le antibioticoterapie complesse per via endovenosa e le trasfusioni di globuli rossi e piastrine, che generalmente si effettuano in ambiente ospedaliero.
Le richieste di assistenza domiciliare devono essere sempre inoltrate dal medico ematologo che ha in cura il paziente e che ne ha evidenziato l’esigenza.
COME FUNZIONA
Per avviare il servizio di assistenza domiciliare, il primo passo è quello di stabilire, attraverso un colloquio con il paziente o con i suoi familiari, le esatte indicazioni per un programma di cure domiciliari. A seguito dell’incontro, avviene la presa in carico da parte del team operante nella zona della città dove il paziente e la sua famiglia risiedono, indipendentemente dal centro di cura di provenienza. Con quest’ultimo tuttavia, il servizio di assistenza domiciliare si relazionerà costantemente in modo da garantire continuità nelle terapie.
Si tratta di un virtuoso meccanismo “a rete” grazie al quale il paziente viene accompagnato con attenzione nel percorso della sua malattia, nel continuo dialogo fra i diversi soggetti che si occupano della cura.
L’assistenza domiciliare è di fatto in grado di garantire soluzioni ottimali a pazienti con patologie diverse e in fasi differenti e anche molto delicate della malattia. Si fa riferimento, ad esempio, ai pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali, ai quali vengono erogate prestazioni di continuità assistenziale anche di elevato contenuto tecnico sanitario, quali le antibioticoterapie complesse per via endovenosa e le trasfusioni di globuli rossi e piastrine, che generalmente si effettuano in ambiente ospedaliero.
Le richieste di assistenza domiciliare devono essere sempre inoltrate dal medico ematologo che ha in cura il paziente e che ne ha evidenziato l’esigenza.
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